Accoglienza e solidarietà

BUONE PRATICHE

  • Promuovere e valorizzare a livello nazionale e transnazionale modelli di accoglienza diffusa, replicando la collaborazione tra reti di città europee
  • Migliorare l’organizzazione e la gestione delle due fasi più critiche (arrivo/prima accoglienza) dando priorità non solo ai processi di assistenza e alloggio ma anche ad un supporto volto a intercettare bisogni, aspettative e requisiti

VOLONTARIATO

  • Valorizzare il supporto proveniente da organizzazioni non governative e dalla società civile (es. pro loco) in ambito di azioni di solidarietà e volontariato
  • Educare i cittadini riguardo all’importanza di partecipare ad iniziative di solidarietà nell’ambito dell’accoglienza di persone svantaggiate provenienti da altre nazioni
  • Confrontare i diversi approcci applicati dalle nazioni europee, valutando l’efficacia di alcuni strumenti utili ad incentivare e facilitare attività volontaristiche (es. rimborsi spese)

DINAMICHE SOCIO-ECONOMICHE

L’accoglienza come opportunità per evitare l’accentuarsi di dinamiche critiche a livello demografico (invecchiamento della popolazione) e socio-economiche (spopolamento dei piccoli paesi, in particolare quelli montani) e migliorare i processi a scala occupazionale (integrazione di forza lavoro in settori nevralgici ma carenti di manodopera).

SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE

Contrastare la disinformazione e le campagne mediatiche che alimentano il razzismo e la xneofobia, allo scopo di evitare il diffondersi di paure ricondotte alla presenza dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Si rilevano, infatti, movimenti propagandisti inneggianti alla costruzione di muri e alla chiusura delle frontiere, a cui bisogna contrapporre la cooperazione tra enti locali e governi nazionali